Anche nella Tuscia è arrivato l’”
Anno internazionale dell’astronomia”.
Proclamato dall’Onu, è stato inaugurati stamattina, facendo registrare una grande
partecipazione di studenti grazie al convegno organizzato dall’associazione scientifica
astronomica Nuova Pegasus nella sala conferenze di palazzo Gentili.
L’iniziativa è stata patrocinata e sostenuta dall’assessorato all’Ambiente della
Provincia, la Riserva naturale di Monte Rufeno e l’Ufficio scolastico provinciale.
"Si tratta del primo evento – dice l’assessore Tolmino Piazzai – che si svolge nell’ambito
di una programmazione più ampia su cui stiamo attualmente lavorando. Proprio all’interno
della riserva, l’associazione gestisce infatti un osservatorio dotato di un telescopio
con specchio primario di 60 centimetri, tra i più grandi d’Italia".
Quella di oggi è stata l’occasione per spiegare ai ragazzi la storia del settore.
"2009 Astronomia nella Tuscia. A 400 anni dalle osservazioni di Galileo" ha infatti
riproposto a studenti e curiosi una panoramica sull’evoluzione degli strumenti per
osservare il cielo, "
Dal cannocchiale di Galileo al telescopio di Monte Rufeno",
come recitava il sottotitolo dell’iniziativa. Alla quale hanno preso parte il presidente
dell’associazione Andrea Vagni, il vice presidente Tommaso Ponziani, anche rappresentante
provinciale del tavolo di coordinamento "
IYA 2009", il segretario Alessandro
Federici, il consigliere Graziano Dominici, il direttore della riserva Massimo Bedini,
Rosa Poggiani del dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, Fernando Pedichini,
ricercatore Inaf.
"Abbiamo voluto inserire questo discorso – continua Piazzai – nel programma di educazione
ambientale del 2009. C’è infatti la volontà di sostenere una serie di iniziative
insieme all’Università della Tuscia e all’Ufficio scolastico provinciale. L’osservatorio
della Riserva naturale di Monte Rufeno è una luogo molto importante, dove vengono
svolte attività di primo livello. Ma la Tuscia ha la fortuna di possederne anche
un’altro, ovvero l'Osservatorio Astronomico dei Cimini. Nella nostra programmazione,
coinvolgeremo quindi anche questa realtà".
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